Onorevoli Colleghi! - La legge 15 dicembre 1990, n. 395 - legge di riforma dell'Amministrazione penitenziaria - ha sciolto il Corpo degli agenti di custodia e istituito il Corpo di polizia penitenziaria, cui sono transitati gli appartenenti al disciolto Corpo degli agenti di custodia.
Tra le tante lacune della predetta legge vi è quella di non avere creato i ruoli direttivo e dirigenziale del Corpo di polizia penitenziaria, la cui qualifica apicale, in origine, fu quella di ispettore capo.
È stata più volte evidenziata, in numerosi interventi parlamentari e in altrettanto numerose proposte di legge, la necessità di istituire i predetti ruoli, poiché sono impensabili la corretta organizzazione e gestione di un Corpo di polizia di circa 50 mila unità, con compiti e funzioni così complesse, senza la presenza nei ruoli di funzionari e dirigenti altamente qualificati.
La legge 28 luglio 1999, n. 266, ha cercato di porre rimedio a questo vuoto legislativo prevedendo una apposita delega al Governo, senza però cogliere a pieno le reali esigenze del Corpo e senza giungere ad una riorganizzazione organica e funzionale alle esigenze del Corpo stesso.
La suddetta legge delega - risentendo di influenze ideologiche e culturali in quel momento dominanti in Parlamento - e il decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146, emanato in attuazione, hanno creato il
a) commissario;
b) commissario capo;
c) commissario coordinatore sostituto dirigente.
Inoltre, si prefigge di istituire il ruolo dirigenziale del Corpo di polizia penitenziaria, articolato nelle seguenti qualifiche:
a) primo dirigente;
b) dirigente superiore;
c) dirigente generale.
La presente proposta di legge non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, almeno per i prossimi quattro o cinque anni, poiché allo stato attuale non ci sono appartenenti ai ruoli direttivi che potrebbero accedere all'istituendo ruolo dirigenziale.
L'articolo 1 prevede l'istituzione del ruolo dirigenziale e la delega al Governo per la disciplina dell'accesso al ruolo.
L'articolo 2 prevede la delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi recanti l'armonizzazione degli attuali ruoli direttivi ordinario e speciale del Corpo di polizia penitenziaria.